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Forza Italia a Tria, ritardare avvio fattura elettronica

Forza Italia a Tria, ritardare avvio fattura elettronica

“Lo Stato inquisitore diventi amico dell’imprenditore e non frapponga ostacoli e difficolta’ alla sua attivita’ di impresa. Con l’immediata introduzione della fatturazione elettronica alle piccole e medie imprese, agli artigiani, ai commercianti e agli altri destinari di questa nuova incombenza fiscale arrivera’ una mazzata, di nuove spese e disbrigo di partiche burocratiche, che rischia di mettere in forse la loro stessa esistenza. Aver giustificato l’immediata efficacia dal primo gennaio 2019 della e-fattura con la previsione di maggiori introiti di 1,9 miliardi e’ davvero inspiegabile vista l’assoluta aleatorieta’ di tale previsione. Forza Italia chiede quindi al governo di ritardare l’introduzione della fattura elettronica prevedendo una maggiore gradualita’ dell’obbligo di fatturazione, distinguendo tra le imprese in relazione alla loro dimensione e al numero di occupati e prevedendo un adeguato periodo di sperimentazione”.
E’ la prima di una serie di proposte avanzate da Forza Italia al ministro dell’Economia, Giovanni Tria, durante il question time al Senato. Nell’interrogazione firmata dal capogruppo Anna Maria Bernini e dai senatori Malan, Damiani, Sciascia, Conzatti, Perosino, Rossi, Pichetto Fratin, Saccone, Ferro e Fantetti si spiega che “questo nuovo obbligo impatta in maniera differente sui soggetti imprenditori a seconda delle dimensioni delle aziende, per cui sugli artigiani, sui commercianti, sui piccoli imprenditori ha un’incidenza enorme in termini di costi, per l’acquisto delle attrezzature materiali e immateriali necessarie, e per il tempo da dedicare alla nuova incombenza”.
“Con questo provvedimento lo Stato si conferma – sottolinea Dario Damiani, intervenuto in Aula – inquisitore perche’ considera un potenziale evasore chiunque lavori in proprio, chi produce, con grande sacrificio quotidiano, quella ricchezza necessaria a fare crescere il Paese, spesso con margini di guadagno veramente esigui, per se’ e per la propria famiglia. Per questa ragione, sarebbe saggio l’avvio del nuovo sistema solo dopo averlo fatto precedere da un periodo adeguato di sperimentazione e di test rigorosi e controllati, concordati e condivisi con le grandi associazioni di rappresentanza delle imprese e delle associazioni dei professionisti che si occupano di contabilita’“.
Forza Italia chiede inoltre al ministro Tria “di procedere a una ulteriore semplificazione e riduzione della tipologia e del numero di informazioni necessarie alla compilazione corretta e completa della fattura elettronica, anche alla luce dei rilievi avanzati dal Garante per la Privacy“. “Sarebbe, infine, opportuno riconoscere a regime l’applicazione di sanzioni ridotte, qualora l’emissione della fattura, seppur tardiva rispetto ai termini previsti, consenta di far concorrere l’imposta alla liquidazione del periodo successivo”.